Le staminali - tra i temi più controversi
della biologia contemporanea -sono cellule in grado di replicarsi
indefinitamente e di cambiare aspetto a seconda del contesto e
dell'attività svolta in un dato momento: caratteristiche che le rendono
assai versatili ma anche, in qualche modo, invisibili all'occhio del
ricercatore. Questo libro ripercorre gli studi che hanno portato a
individuare la presenza di staminali là dove a lungo la si è ritenuta
impossibile: nel cervello, l'elemento più statico e complesso di tutto
l'organismo. La storia si dipana come una vera e propria inchiesta
poliziesca dalle atmosfere ora fantascientifiche, ora quasi noir:
un'indagine ambientata in quei laboratori dove nell'ultimo decennio
alcuni ricercatori, tra lo scetticismo della comunità scientifica,
hanno dimostrato la genesi di nuove cellule cerebrali durante la vita
adulta dell'individuo e inserito così i neuroni nell'universo in
continua espansione delle staminali, aprendo prospettive inedite alle
neuroscienze. Un libro che, se da un lato restituisce il sapore della
ricerca e l'entusiasmo di chi la porta avanti, dall'altro sceglie di
attenersi ai fatti e ai risultati, senza allinearsi ai toni gridati di
quella divulgazione che assicura a breve cure miracolose: lo
sfruttamento terapeutico delle cellule invisibili è una meta quanto mai
promettente ma, ammonisce l'autore, richiederà un viaggio ancora lungo
e disseminato di incognite.
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