Perchè mentiamo con gli occhi e ci vergognamo con i piedi?

Autori: Allan e Barbara Pease
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Forse non tutti sanno che il 60-80% della comunicazione è non verbale. Ovvero, al di là delle parole e dei movimenti consci, occhi, mani, piedi, muscoli facciali... tradiscono in maniera inconsulta pensieri, sensazioni, atteggiamenti. Perciò, osservando i nostri interlocutori, possiamo facilmente interpretarne desideri e intenzioni, e anche cogliere le dinamiche fondamentali dei rapporti umani, da quelle di potere al corteggiamento, dall'autodifesa alla prevaricazione. Un libro semplice ma davvero efficace e divertente.

L'arte di ricordare

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Facoltà affascinante e misteriosa, condizione stessa del nostro vivere, la memoria sfida da secoli la curiosità e le risorse delle scienza. Facendo uso delle più recenti acquisizioni delle neuroscienze,  della scienza cognitiva, della psicologia e della neuropsicologia, evocando una serie di casi clinici e interpretando le intuizioni dei grandi scrittori alla luce delle nuove conoscenze, Oliverio definisce il rapporto fra cervello e memoria. Con grande capacità divulgativa e con il ricorso a schede ed esercizi, ci invita ad analizzare e a misurare la nostra arte di ricordare e a riconoscere i meccanismi e le sfumature nelle nostre più comuni esperienze quotidiane. Un viaggio alla scoperta dei misteri del ricordare. Un viaggio entusiasmante nei meandri di una dimensione prettamente umana.

I bottoni di Napoleone

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Cosa c'entra Napoleone con la chimica, la noce moscata con la peste, un grembiule da cucina con gli esplosivi, il prozac con il benzene? Ce lo spiegano due chimici americani, Penny Le Couteur e Jay Burresson, in questo libro dedicato all'impatto che la chimica organica ha avuto sulla storia delle società umane. E lo fanno partendo da una leggenda secondo la quale una delle cause del fallimento della campagna di Russia di Napoleone sarebbe stato il cedimento dei bottoni di stagno delle uniformi, sbriciolati dal gelo. Le condizioni penose dell'esercito avrebbero cosi costretto l'imperatore alla ritirata. Più o meno attendibile che sia, questo episodio mostra come spesso la storia sia frutto non tanto di scelte fatte dall'uomo, ma dalle possibilità offerte dalla scienza e dalla tecnologia. Capitolo dopo capitolo, il saggio descrive in che modo comuni sostanze, quali pepe, l'acido ascorbico, il glucosio, il sale la seta, il nailon, abbiano segnato lo sviluppo della nostra società. Grazie a un'esposizione chiara e vivace, questo libro è un affacinante viaggio alla scoperta dei legami tra chimica, cultura e storia per comprendere come eventi importanti possano dipendere da qualcosa così piccolo come una molecola.

Intelligenza Emotiva

Perché persone assunte sulla base di classici test d'intelligenza si possono rivelare inadatte al loro lavoro? Perché un matrimonio può andare a rotoli se il quoziente intellettivo di entrambi i coniugi è altissimo?
La facoltà che governa settori così decisivi dell'esistenza non è l'intelligenza astratta dei soliti test, ma una complessa miscela in cui hanno un ruolo predominante fattori come l'autocontrollo, la perseveranza, l'empatia e l'attenzione agli altri.
L'intelligenza emotiva consente di governare le emozioni e guidarle nelle direzioni più opportune; spinge alla ricerca di benefici duraturi piuttosto che al soddisfacimento degli appetiti più immediati; si può apprendere, perfezionare e insegnare ai bambini, rimuovendo alla radice le cause di molti e gravi squilibri caratteriali.
Un saggio appassionante che ci mostra le potenzialità enormi dell'intelligenza umana.

L'autismo - spiegazione di un enigma


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Li hanno chiamati bambini pesce, bambini della luna, tanto appaiono misteriosi: i bambini autistici hanno eretto un muro impenetrabile tra se stessi e il mondo che li circonda. Uta Frith riprende le fila del suo indiscusso e fondamentale studio sull'autismo infantile e delinea i più recenti sviluppi della ricerca neuropsicologica e neurologica sul disturbo. "Questa storia del viaggio della scienza verso la comprensione dell'autismo comprende idee romantiche e rivela reazione emotive incredibilmente forti che io ho da tempo accettato come una componente del fascino che provo studiando l'autismo. Comprende anche alcuni fatti nudi e crudi provenienti dalla neuroscienza cognitiva. Credo che combinare i due opposti, la scienza rigorosa e le idee romatiche, l'obiettività e la passione, non sia impossibile, e l'enigma dell'autismo me ne ha dato la prova".